Il 2020, probabilmente a causa della pandemia, ha registrato un lieve calo delle spese di formazione negli USA. È quanto emerge dal Training Industry Report 2020, giunto alla sua trentanovesima edizione.

Lo studio, che ha coinvolto aziende e istituzioni educative con sede negli Stati Uniti e con numero di dipendenti superiore a 100, ha analizzato i dati della formazione in termini di budget, personale e programmi.

Spese di formazione 2015-2020

Per quanto riguarda i budget, il 2020 ha registrato una leggera diminuzione della spesa totale per la formazione, intesa come l’insieme dei costi per la formazione, la tecnologia e gli stipendi del personale.

Il calo più significativo riguarda gli stipendi del personale addetto alla formazione, che sono scesi di quasi il 18% a 42,4 miliardi di dollari, perché i dipendenti sono stati licenziati o messi in cassa integrazione.

L’unico budget che ha registrato un incremento è quello relativo ai prodotti e servizi esterni (intesi come prodotti, tecnologie, attività di consulenza, etc.), che è passato da 7,5 miliardi di dollari a 10.7.

Spese di formazione per allievo

Nel complesso, nel 2020 le aziende hanno speso mediamente 1.111 dollari per allievo (rispetto ai 1.286 dollari del 2019). Pur spendendo meno per allievo, hanno fornito più ore di formazione rispetto all’anno precedente. In media, i dipendenti hanno ricevuto 54,4 ore di formazione, rispetto alle 42,1 ore del 2019. Le grandi aziende hanno fornito il maggior numero di ore di formazione: 102,6.

Modalità di erogazione della formazione

In merito alle modalità di erogazione, il 2020 ha registrato un forte incremento della formazione a distanza, grazie alla quale è stato possibile continuare i piani di formazione aziendale nonostante il blocco della formazione d’aula.

In prospettiva futura, la maggioranza delle aziende (54%) ha dichiarato di voler mantenere una combinazione di formazione d’aula e online. Circa il 12% ha dichiarato di voler tornare alla formazione in aula come di consueto, mentre il 14% ha affermato che manterrà l'apprendimento a distanza.

La formazione obbligatoria o sulla conformità ha continuato a essere svolta principalmente online, con il 92% delle aziende che l’ha svolta parzialmente online e il 42% interamente online. L’eLearning viene spesso utilizzato anche per la formazione sulle competenze interpersonali (62%), la formazione informatica (60%), la formazione manageriale (58%).

Tecnologie di apprendimento

Rispetto alle tecnologie adoperate, la più utilizzata riguarda i sistemi di gestione dell’apprendimento (84%), seguiti dai sistemi di videoconferenza e aula virtuale (83%).

Circa il 95% delle grandi aziende utilizzano attualmente gli LMS, contro il 75% delle piccole aziende. Le tecnologie meno adoperate sono rimaste le stesse dell’anno precedente:

• Realtà virtuale (9%)
• Intelligenza artificiale (6%)
• Realtà aumentata (4%)

Rispetto a queste nuove tecnologie, le grandi aziende si dimostrano più inclini a sperimentare: circa il 17% delle grandi aziende utilizza già la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale.

Outsourcing formativo

Il 2020 ha registrato un aumento della spesa media per l’outsourcing della formazione: 417.375 dollari, rispetto ai 378.490 del 2019. Una media dell'11% del budget totale per la formazione è stato quindi speso in outsourcing nel 2020 rispetto all'8% nel 2019.

I servizi maggiormente esternalizzati sono i sistemi di gestione dell’apprendimento (LMS), mentre il supporto agli studenti e l’amministrazione dell’LMS sono stati in gran parte gestiti internamente (83% e 81%). Infine, per quanto riguarda lo sviluppo di contenuti personalizzati, più grande è l’azienda, maggiore è l’outsourcing.

Intenzioni di spesa 2021

Per quanto riguarda le previsioni di spesa per il 2021, la maggior parte degli intervistati ha indicato l’intenzione di investire il proprio budget per l’acquisto o il noleggio di sistemi LMS (41% contro il 31% dell’anno precedente), strumenti e sistemi per la formazione online (40%), authoring tools (37% contro il 34% dell’anno precedente) e sistemi per videoconferenze (31% contro il 21% dell’anno precedente)