La Formazione ECM nella Ue

Quali sono gli standard, a livello europeo, per la formazione continua in ambito medico?

La Formazione ECM nella Ue

Quali sono gli standard, a livello europeo, per la formazione continua in ambito medico?

Forse in nessuna parte del mondo più che in Europa la pratica medica ha beneficiato del confronto tra più popoli e nella condivisione di scoperte, ricerche e pratiche sanitarie. Questa vicinanza ha permesso di definire uno standard comune per l’erogazione di corsi di formazione continua.

ECM, una pratica internazionale

Quella medica, e sanitaria in genere, è una professione che richiede una passione continua e una curiosità costante verso la materia. La complessità di questo sapere scientifico, la missione di cura del paziente e il valore sociale di queste professioni rendono la formazione continua una scelta personale compiuta all’inizio del percorso di studi ancora prima di un requisito per lo svolgimento di questo lavoro.

In ambito nazionale, la formazione continua nel settore sanitario è regolata da poco più di vent’anni. Grazie all’attuazione dei D.lgs. 502/1992 e D.lgs. 229/1999, è stato istituito il Programma nazionale di Educazione Continua in Medicina (ECM). Responsabile di questo programma è l’AGENAS, l’Agenzia Sanitaria per i Servizi Regionali, che si occupa della gestione amministrativa del programma di ECM ed il supporto alla Commissione Nazionale per la Formazione Continua.

Questa pratica è diffusa e organizzata anche in ambito internazionale, dove l’erogazione dei crediti formativi è delegata ad agenzie super partes quali l’International Association for Continuing Education and Training (IACET), e l’European Accreditation Council of Continuing Medical Education (EACCME).


Diversi approcci all’ECM

In ambito internazionale, vi sono diversi approcci alla formazione continua in ambito medico. A grandi linee, si possono distinguere quattro impostazioni distinte circa la valenza dei corsi fruiti in ottica ECM:

  • Valenza obbligatoria
  • Valenza su base incentivante
  • Valenza su base professionale
  • Valenza su base volontaria

Paesi come Messico, Arabia Saudita, Sudafrica, Singapore, Iran, Corea del Sud, Emirati Arabi e Perù prevedono l’obbligo dell’accreditamento per l’abilitazione professionale. In Europa, tra questi ci sono Olanda e Austria. Belgio e Norvegia hanno adottato una impostazione ad incentivi a questo scopo, mentre Germania, Irlanda, Spagna e Regno Unito sono su base incentivante. Infine, sono esclusivamente impostati su base volontaria Paesi come Cile, Costarica, Kuwait, Australia e Nuova Zelanda. In Europa, fano parte di questo gruppo Finlandia, Portogallo Svezia, Grecia, Danimarca, Islanda e Lussemburgo.


Lo IACET e lo standard statunitense

Creato nel 1968 come task force del Dipartimento dell’Educazione Statunitense, lo IACET ha acquisito la sua forma definitiva nel 2006, quando ha ottenuto lo status di Standard Developer dall’Istituto Americano di Normalizzazione. Con lo standard ANSI/IACET 2018-1, lo IACET stabilisce standard per i provider di materiale per la formazione, definendo tutti gli aspetti dell’educazione continua e del training lungo nove categorie:

  • Organizzazione, Responsabilità e Controllo
  • Ambiente di apprendimento e sistemi di supporto
  • Personale addetto alla pianificazione e all'istruzione
  • Necessita di analisi
  • Risultati di apprendimento
  • Contenuto e requisiti didattici
  • Valutazione dei risultati di apprendimento
  • Assegnazione dell'IACET CEU e mantenimento dei record degli studenti
  • Valutazione dei Learning Events

Questo standard, adottato anche a livello internazionale, funge da linee guida per i provider di contenuti formativi. Grazie a questo standard, i provider hanno un compito più facile nello stabilire un adeguato sistema di responsabilità e controllo; riescono ad adottare un approccio analitico per individuare i bisogni di apprendimento; possono progettare, pianificare ed eseguire un evento di apprendimento; possono stabilire criteri di valutazione appropriati in base ai risultati di apprendimento; e, infine, possono monitorare e migliorare il processo di apprendimento.


L’EACCME, uno standard europeo

Forse in nessuna parte del mondo più che in Europa la pratica medica ha beneficiato così tanto a lungo del confronto tra più popoli e nella condivisione di scoperte, ricerche e pratiche sanitarie. La vicinanza geografica, la capacità di parlare più lingue e l’opportunità di trascorrere periodi di studio, scambio e di perfezionamento nei centri di ricerca e di cura esteri ha contribuito a creare una cultura diffusa che promuove il confronto e l’adozione di standard comuni. Non è un caso che dal IV secolo a.C. ad oggi, i medici prestino il Giuramento di Ippocrate prima di iniziare la professione. Questo giuramento non è solo un reperto ma incarna lo spirito che, dall’antica Grecia, passando per le civiltà europee, si è mantenuto nel mondo.

In Europa, la gestione dei crediti formativi EMC è gestita dall’European Accreditation Council of Continuing Medical Education (EACCME). Questa istituzione fa parte dell’European Union of Medical Specialists (UEMS), un’organizzazione che rappresenta le associazioni nazionali dei medici specialisti nell’Unione Europea e nei Paesi associati. Fondata nel 1958, l’UEMS conta 41 Stati membri, secondo tre tipi differenti di associazione:

  • Associazione a pieno titolo
  • Associazione come membro associato
  • Associazione come osservatore

Fanno parte dello status di associati a pieno titolo tutti gli Stati membri dell’Unione europea, oltre agli Stati parte dello Spazio Economico Europeo, come Norvegia, Svizzera o Islanda. Questi Stati partecipano all’UEMS tramite le rispettive associazioni nazionali. Per l’Italia, la partecipazione avviene attraverso la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurgici e degli Odontoiatri (FNOMCeO). Gli Stati che partecipano in qualità di membro associato od osservatore dispongono di capacità consultiva.

L’UEMS rappresenta più di 50 discipline mediche, di cui 43 sezioni specialistiche riconosciute in tutto il mondo. Ciascuna di queste sezioni è organizzata in un Consiglio europeo che ha lo scopo di definire gli standard di istruzione e formazione validi in Europa. Al lavoro dei singoli consigli si affianca quello dei Comitati Misti Multidisciplinari, che hanno lo scopo di armonizzare i temi che si estendono a più di una disciplina specialistica. Questi comprendono temi come la medicina dell’adolescenza, la cura del seno, la medicina di terapia intensiva e l’oncologia la medicina sessuale e le malattie rare e non diagnosticate. Questi standard sono definiti attraverso la creazione dei Requisiti di Formazione Europei, che richiedono che il praticante detenga un portfolio di formazione nel quale sono specificati tra gli altri:

  • I dettagli delle precedenti formazioni e dei formatori
  • La lista delle pubblicazioni, corredata dagli abstract
  • La lista delle presentazioni delle ricerche svolte
  • La lista dei corsi frequentati 

Oltre al portfolio, i requisiti di formazione specificano numero e procedure che gli studenti devono aver eseguito o a cui devono aver assistito per completare la formazione postgrado.

I crediti ECM sono valutati dall’EACCME pesando un credito per ogni ora di formazione seguita, con un limite di otto crediti giornalieri. Questa istituzione, parte dell’UEMS, è stata istituita nell’ottobre del 1999, in occasione della transizione del programma EMC da una base volontaria a obbligatoria in Europa. I Criteri per l’accreditamento internazionale dei crediti EMC, formulati nello stesso anno, attribuiscono all’EACCME la facoltà di concedere i crediti EMC in accordo con la sezione UEMS competente per la valutazione degli eventi formativi. Questa indicazione rileva ai fini della richiesta di certificazione internazionale da parte di un provider di contenuti formativi, il quale deve conformarsi ai criteri e presentare prova di qualità dei contenuti prodotti all’EACCME. A questo proposito, il provider è tenuto a fornire all’EACCME le seguenti informazioni:

  • Indicazioni sugli obiettivi di apprendimento dell’attività valida per i crediti ECM
  • Il programma dettagliato dei contenuti forniti nel corso / evento
  • Le informazioni sul provider stesso, con specifica del direttore del programma
  • Le qualifiche degli altri docenti / presentatori dell’evento
  • La struttura organizzativa del provider
  • Informazioni sulle precedenti esperienze quali le conferenze organizzate
  • Specifiche su eventuali conflitti di interesse, come investimenti o fondi ricevuti

Il sito dell’UEMS prevede, per i soggetti che ne avessero i requisiti, la possibilità di candidarsi come provider per le seguenti attività:

  • Eventi di formazione dal vivo
  • Materiale formativo in e-Learning
  • Riconoscimento dei crediti delle attività CME-CPD

I criteri di applicazione per le tre attività sono stati rinnovati nel 2017. In particolare, i criteri per la fornitura di corsi in e-Learning distinguono tra requisiti essenziali e requisiti desiderabili. Tra i requisiti essenziali vi sono innanzitutto quelli che riguardano gli obiettivi educativi e di soddisfazione delle necessità di apprendimento: il provider deve comunicare che il materiale dei corsi in e-Learning è sato preparato tenendo in considerazione le necessità educative, i risultati che si attende producano e l’audience target a cui si rivolgono. In secondo luogo, nel materiale descrittivo fornito dal provider deve essere definito chiaramente il contenuto dei corsi oltre alla durata e alla data dell’ultimo aggiornamento. Circa la natura del materiale presentato, i requisiti richiedono che il contenuto dei corsi si basi su evidenze scientifiche e che il discente sia incentivato a impiegare i metodi di apprendimento più avanzati come, il pensiero orientato al problem solving e all’esecuzione dei compiti, la riflessione su quanto appreso e l’apprendimento per casi. I corsi devono poter stimare l’impegno dei frequentanti ed essere scevri da influenze commerciali o altri bias. I criteri specificano i dettagli relativi al provider che devono essere indicati, come la struttura organizzativa, i nomi e le qualifiche degli individui coinvolti nella preparazione dei contenuti dei corsi, il nominativo del medico che si assume la responsabilità dei contenuti dei corsi, oltre che la dichiarazione sui possibili conflitti di interesse e le fonti dei finanziamenti ottenuti. Infine, il provider è tenuto a fornire un’assicurazione sulla qualità dei corsi forniti, oltre a indicare un modo che i corsisti hanno per fornire un feedback sul corso. Come qualità desiderate, al provider è richiesto che i corsi siano di facile fruizione, che siano presentati link ipertestuali a ulteriori informazioni rilevanti e che ai frequentanti sia fornito il supporto tecnico necessario a una facile fruizione dei corsi.


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