L'eLearning per la sicurezza sul lavoro nei settori ad alto rischio

Scopriamo in che modo l’eLearning può contribuire a migliorare il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro e ridurre i rischi di infortuni e decessi.

L'eLearning per la sicurezza sul lavoro nei settori ad alto rischio

Scopriamo in che modo l’eLearning può contribuire a migliorare il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro e ridurre i rischi di infortuni e decessi.

La sicurezza sul lavoro è un tema attuale e imprescindibile, su cui ogni collaboratore deve essere formato e informato. I settori ad alto rischio sono quelli nei quali il personale competente può fare la differenza. I corsi in eLearning sono un ottimo strumento per questo scopo.

Introduzione

La sicurezza sul lavoro è un tema di grande importanza per tutte le organizzazioni, ma soprattutto per quelle che operano in settori ad alto rischio come l'industria chimica, l'edilizia, il trasporto di merci pericolose, e molti altri. Questi sono i settori nei quali la mancanza di un’adeguata formazione sulla sicurezza sul lavoro può avere conseguenze gravi, come incidenti, infortuni e persino morti sul lavoro.

Preparare il personale impiegato alle mansioni che dovrà svolgere, garantendo l’incolumità nelle operazioni e contribuendo ad incrementare il patrimonio di conoscenze e competenze in materia di sicurezza e gestione dei rischi, è un dovere morale, prima ancora che legale.

Negli ultimi anni, l'eLearning si è rivelato una soluzione sempre più popolare per la formazione in molti settori, compreso quello della sicurezza sul lavoro.


Valutare il rischio aziendale

Per proteggere i lavoratori nelle mansioni svolte, il datore di lavoro è tenuto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), in accordo alle prescrizioni del Decreto Legislativo 81/2008. Questo documento ha l’obiettivo di valutare complessivamente tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e serve come punto di partenza per attuare le strategie di minimizzazione dei rischi connessi allo svolgimento delle mansioni.

Per valutare correttamente ogni rischio è necessario considerare le specifiche attività svolte, considerando strumenti e macchinari impiegati nonché i materiali e i prodotti – in particolar modo quelli che possono costituire una minaccia per la salute o l’incolumità. Ai rischi intrinseci alle attività è necessario aggiungere quelli specifici per le condizioni ambientali e climatiche, che potrebbero aggravare le condizioni di sicurezza generali. Ad esempio, un conto è effettuare una saldatura a livello stradale, un altro è farlo su ponteggi o trabattelli, dove al pericolo nell’uso del saldatore si aggiunge quello per i lavori in altezza.

Per le imprese di dimensioni minori, la valutazione del rischio può essere semplificata: le imprese fino a 10 dipendenti possono scegliere se ricorrere alle procedure standardizzate per la valutazione del rischio in alternativa alla redazione del DVR mentre, per le imprese fino a 50 dipendenti restano comunque obbligate alla sua compilazione. Anche se di dimensioni consone, restano escluse le aziende la cui attività produttiva sperimenta rischi intrinseci maggiori.

In sintesi, è possibile seguire le procedure standardizzate di valutazione solo quando si è in presenza di un basso rischio per la sicurezza, con effetti poco rilevanti sulla salute dei lavoratori.

Le procedure standardizzate seguono questo elenco:

  1. Descrizione dell’azienda, del ciclo lavorativo e delle mansioni
  2. Individuazione dei pericoli presenti in azienda
  3. Valutazione dei rischi associati ai pericoli individuati e identificazione delle misure di prevenzione e protezione attuate
  4. Definizione del programma di miglioramento dei livelli di sicurezza

Quando invece i rischi o le dimensioni delle aziende lo richiedano, è necessario ricorrere a un più approfondito metodo classico di valutazione:

  1. Individuare e registrare i pericoli
  2. Valutare i pericoli per determinare il livello di rischio
  3. Individuare le misure di prevenzione e di previsione
  4. Attuare le misure individuate
  5. Monitorare e rivedere il procedimento

Il rischio così individuato viene classificato in base alla probabilità che si verifichi e all’entità del danno che può generare. Il prodotto di questi fattori permette di ottenere una classificazione così definita:

  • Rischio basso
  • Rischio medio
  • Rischio alto
  • Rischio notevole

All’aumentare del livello di rischio si riduce l’orizzonte delle azioni per correggerlo: rischi bassi corrispondo ad azioni che possono essere pianificate per tempo mentre rischi notevoli impongono l’azione immediata.


Sicurezza sul lavoro nei settori ad alto rischio

I settori ad alto rischio sono quelli in cui le attività lavorative possono comportare alti rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Tra questi settori vi sono, ad esempio, l'industria chimica, l'edilizia, il trasporto di merci pericolose, il lavoro in quota e in spazi confinati.

La mancanza di formazione sulla sicurezza sul lavoro in questi settori può avere conseguenze drammatiche per i lavoratori e per le organizzazioni stesse. Incidenti e infortuni sul lavoro possono causare danni fisici, danni materiali e perdite economiche. Inoltre, l'assenza di un ambiente di lavoro sicuro può influire negativamente sulla produttività dei dipendenti e sulla reputazione dell'organizzazione.

Nei settori ad alto rischio, la formazione sulla sicurezza sul lavoro dovrebbe includere informazioni specifiche sulle pratiche sicure e sulla gestione dei rischi, come ad esempio l'uso di attrezzature di protezione individuale, l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi, le procedure di emergenza e di evacuazione.


I corsi per la sicurezza sul lavoro

La formazione per la sicurezza sul lavoro coinvolge più figure presenti in azienda. Ciascuna di queste è tenuta a formarsi per acquisire quelle competenze utili a gestire i rischi e a valutare e attuare quelle azioni volte alla loro minimizzazione.

 Queste figure sono:

  • Il Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)
  • Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
  • L’Addetto all’Antincendio
  • L’Addetto al Primo Soccorso

Il RSPP ha il compito di valutare i rischi e contribuire alla stesura del DVR, assieme al datore di lavoro. Per diventare RSPP è necessario frequentare dei corsi di abilitazione e seguire aggiornamenti quinquennali, anche in modalità eLearning.

Il ruolo del RLS deve essere svolto da uno dei lavoratori dipendenti, il quale è tenuto a frequentare un apposito corso di formazione di 32 ore, anch’esso fruibile anche in modalità eLearning. Il RLS è tenuto a seguire degli aggiornamenti con cadenza annuale.

Discorso simile per gli addetti alla protezione antincendio e al primo soccorso. Questi dovranno frequentare dei corsi di formazione la cui durata è proporzionale al livello di rischio definito per l’azienda. Entrambi gli addetti alle emergenze devono frequentare corsi di aggiornamento triennali.

Anche i lavoratori devono seguire dei corsi di formazione per la sicurezza in azienda, la cui durata dipende dal rischio associato alle attività lavorative. I corsi si compongono di due parti: una parte generale e una sui rischi specifici alle attività svolte. 


L’eLearning per la formazione della sicurezza sul lavoro

L’eLearning può essere un valido aiuto per formare il personale sui temi relativi alla sicurezza sul lavoro.

Nonostante i vantaggi dell'eLearning nella formazione sulla sicurezza sul lavoro, esistono alcune sfide da affrontare. Di seguito, analizziamo alcune delle principali sfide della formazione sull'eLearning.

Una delle sfide più comuni riguarda i problemi tecnici e di accessibilità. È essenziale garantire che i lavoratori abbiano accesso a dispositivi connessi a Internet e che siano in grado di utilizzare le piattaforme di formazione online. Inoltre, la formazione online richiede una connessione stabile e affidabile, al fine di evitare interruzioni durante il corso.

Un'altra sfida riguarda la disponibilità di risorse e i costi. La formazione sull'eLearning richiede la creazione di contenuti didattici di qualità, nonché l'implementazione di piattaforme di formazione online. Tutto ciò richiede risorse finanziarie e umane. Inoltre, la formazione sull'eLearning può richiedere l'acquisto di attrezzature e tecnologie specifiche, il che può rappresentare un costo aggiuntivo.

Infine, la motivazione dei dipendenti e l'interazione sociale rappresentano altre sfide. A differenza della formazione in aula, la formazione online richiede un alto livello di motivazione individuale. Inoltre, la formazione sull'eLearning può essere meno interattiva rispetto alla formazione in aula, il che può influire sulla motivazione e sull'efficacia del corso.

Per superare queste sfide, è importante investire nelle risorse e nella formazione degli istruttori sull'eLearning, garantendo l'accessibilità delle piattaforme di formazione online e incentivando la partecipazione dei lavoratori attraverso strumenti come i badge e i riconoscimenti. Inoltre, è importante integrare la formazione sull'eLearning con la formazione in aula e con la partecipazione dei colleghi, al fine di garantire un'esperienza di apprendimento completa e coinvolgente.


Come superare le sfide della formazione in eLearning

Nonostante le sfide che la formazione sull'eLearning può presentare, ci sono alcune strategie che possono aiutare a superarle.

In primo luogo, è essenziale scegliere la piattaforma di eLearning giusta. La scelta di una piattaforma intuitiva e facile da usare può aiutare a prevenire problemi tecnici e di accessibilità. Può essere un vantaggio il fatto che questa presenti funzionalità avanzate come l'interattività, la gamification e la personalizzazione può aiutare a coinvolgere i dipendenti e migliorare la motivazione.

In secondo luogo, è importante scegliere corsi sulla sicurezza efficaci e coinvolgenti, con contenuti didattici di alta qualità che siano adatti alle esigenze specifiche del settore e dei lavoratori. Inoltre, i corsi dovrebbero essere progettati in modo interattivo, coinvolgente e stimolante per garantire la partecipazione dei lavoratori.

In terzo luogo, coinvolgere i dipendenti nella formazione può aiutare a migliorare la motivazione e l'efficacia del corso. Per esempio, è molto importante prevedere dei feedback a fine corso, per valutare, oltre ai test finali, il livello di partecipazione e interesse dei frequentanti, oltre alle possibili critiche costruttive.

Infine, l'analisi dei dati può aiutare a identificare le aree di miglioramento e a ottimizzare la formazione sull'eLearning in futuro.


Conclusioni

Gestire i rischi connessi alle attività svolte in azienda è una priorità sotto molteplici aspetti. In primo luogo, per impedire che gravi infortuni o decessi sul lavoro siano una normalità; poi per garantire lo svolgimento del lavoro con continuità e professionalità. Ognuno degli attori coinvolti ha almeno un incentivo a questo scopo.

Per questa finalità, alle imprese è richiesto di compilare il Documento di Valutazione dei Rischi, che permette di stimare i rischi presenti in azienda e di valutare il tipo di azioni utili alla loro riduzione. Questo documento non è un punto di arrivo ma di partenza per una corretta gestione della sicurezza sul lavoro, che passa anche attraverso la formazione di tutte le figure, dal Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione, al Responsabile per la Sicurezza dei Lavoratori, agli Addetti all’Antincendio e al Pronto Soccorso. Anche i lavoratori sono tenuti agli opportuni corsi di formazione periodici. 

I corsi di formazione in eLearning possono essere un grande vantaggio per imprese e personale, in quanto permettono di accorciare la distanza tra i corsi frequentati e il lavoro svolto. Un corso in eLearning progettato tenendo ben presente i rischi specifici per ciascuna attività produttiva può essere il punto di partenza su cui il personale inizia quella formazione necessaria alla sua tutela e a quella dei suoi colleghi.


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