Informal learning, l'apprendimento spontaneo nei corsi online

Non è detto che l’apprendimento debba svolgersi in un ambiente dedicato alla formazione e secondo schemi prestabiliti. Anche l’apprendimento spontaneo può dare importanti risultati

Informal learning, l'apprendimento spontaneo nei corsi online

Non è detto che l’apprendimento debba svolgersi in un ambiente dedicato alla formazione e secondo schemi prestabiliti. Anche l’apprendimento spontaneo può dare importanti risultati

Siamo abituati a pensare all’apprendimento come a un percorso che presuppone la presenza di insegnanti, studenti e classi, che siano fisiche o virtuali. La formazione tradizionale, in effetti, si basa proprio su questi tre elementi, che si interfacciano tra loro per creare un’esperienza di apprendimento. Negli anni, dalle aule fisiche si è passati all’e-learning o a una formazione ibrida, ma l’idea che per imparare sia necessario un percorso pensato, organizzato e prestabilito è rimasta. Anche i corsi online vengono ideati: le lezioni virtuali sono organizzate secondo un programma preciso e le diverse modalità di insegnamento sono inserite all’interno del percorso formativo in modo pensato.

Ma apprendere è una caratteristica tipica dell’uomo e, per questo, fa parte della sua natura. Tutti noi viviamo continuamente esperienze di formazione, senza nemmeno rendercene conto e, molto spesso, sono proprio queste a darci le basi più solide per agire concretamente e per risolvere le situazioni che il mondo ci pone davanti. Per questo, un corso di formazione sarebbe ancora più efficace se prevedesse al suo interno alcuni elementi di Informal learning, che aggiungerebbero spontaneità al percorso di apprendimento.


Che cos’è l’informal learning?

Come abbiamo già spiegato in un precedente articolo, con formazione informale si intende una modalità di apprendimento autonoma, che avviene al di fuori di un ambiente prestabilito e destinato alla diffusione di informazioni da parte di un docente. L’informal learning non prevede una pianificazione, né una precisa struttura ed è completamente guidato dal discente, che può decidere in che modo interagire con le altre persone, quali argomenti affrontare e a quali canali attingere, in base ai propri interessi e alle proprie necessità.

Nell’informal learning, il processo di condivisione della conoscenza non avviene nelle aule fisiche e nemmeno nelle classi virtuali e non prevede la presenza di docenti prestabiliti alla diffusione di informazioni o alla spiegazione di concetti. L’apprendimento informale si può manifestare in diverse forme: dalla lettura di un articolo di giornale o di un post su social network, fino a una semplice conversazione davanti alla macchinetta del caffè o in auto e alla visione di un video che spiega come raggiungere un certo risultato. L’apprendimento informale, quindi, risulta essere guidato dagli studenti stessi che, a seconda del loro interesse e della loro motivazione, possano scegliere a quali contenuti accedere, in quale modalità e quantità, seguendo il proprio ritmo.

Nonostante l’assenza dei principali attori della formazione tradizionale, l’informal learning si rivela molto efficace e permette di immagazzinare conoscenze in modo più veloce e, a volte, senza nemmeno rendersene conto. Secondo il modello formativo 70-20-10, l’informal learning ha un ruolo fondamentale nell’apprendimento generale della vita di una persona, mentre i corsi e le lezioni ne rappresentano solo una minima parte. Tale modello, infatti, sostiene che:

  • Il 70% dell’apprendimento sia dovuto all’esperienza;
  • Il 20% sia derivato dall’apprendimento sociale e collaborativo;
  • Il 10% avvenga tramite programmi di formazione.

Creare un sistema di formazione che supporti l’informal learning, quindi, risulta una mossa vincente per le aziende, che potrebbero dare vita a dei corsi di apprendimento tenendo presente la forza e l’importanza della spontaneità.


Caratteristiche e vantaggi

L’informal learning, quindi, risulta escluso dalle forme tradizionali che siamo abituati a legare alla formazione, perché avviene senza la presenza di un vero e proprio docente, né di un percorso predefinito: tutto è nelle mani dello studente. In particolare, l’apprendimento informale presenta le seguenti caratteristiche:

  1. È spontaneo: l’utente apprende senza ritrovarsi all’interno di uno schema di formazione ed è libero di dettare i tempi e le modalità di apprendimento, in base alle sue esigenze. La formazione, quindi, può avvenire nei tempi, nei luoghi e nei modi che il discente preferisce. La naturalezza con cui vengono acquisite conoscenze è la caratteristica principale dell’informal learning.
  2. È basato sull’azione: le nuove conoscenze vengono acquisite attraverso la pratica. Questo approccio, quindi, va oltre la necessità di sperimentare ciò che si è appreso durante le lezioni di teoria. Nell’apprendimento informale, infatti, non esiste un momento di spiegazione, ma l’acquisizione delle nuove conoscenze avviene in modo diretto: il processo formativo avviene in una situazione pratica, in cui l’utente deve immediatamente affrontare un problema. In questo modo, l’apprendimento è ribaltato: dalla pratica si ricavano le conoscenze utili e le abilità necessarie.
  3. L’ambiente di apprendimento non presenta vincoli fisici: non è prevista la presenza di nessuna classe, né reale, né virtuale e nemmeno di materiale fisico utile alla formazione. Anche il momento dell’apprendimento è completamente nelle mani dello studente, libero da un contesto controllato e prestabilito dal docente.

Queste caratteristiche consentono all’informal learning di veicolare una quantità di informazioni in linea con gli interessi dell’utente che, apprendendo in modo naturale e spontaneo, si concentra automaticamente su contenuti che rispecchiano i suoi interessi e bisogni. L’utente stesso sceglie le informazioni a cui vuole accedere, senza forzature o obblighi. Per questo, il contesto in cui avviene la formazione è slegato da un ambiente rigido, con la presenza di ruoli fissi, ma risulta più simile a un momento di condivisione tra pari. Questo scambio può avvenire di persona o essere veicolato dai social network, che danno la possibilità di creare community che radunano individui con gli stessi interessi.

Questi punti di forza spiegano l’efficacia dell’informal learning nel processo di apprendimento personale di ogni individuo. Garantire la presenza della spontaneità in un corso di formazione può essere molto vantaggioso anche per le aziende o per gli enti che decidono di crearecorsi per i propri studenti o per altri utenti. I vantaggi, però, sono non si limitano ad una maggiore efficacia di apprendimento. Infatti, l’informal learning può garantire:

  • Un miglioramento delle conoscenze dei lavoratori;
  • L’abbattimento dei costi di formazione, perché non è più necessario ricorrere a materiali didattici o eventi fisici;
  • Lo sviluppo di nuove idee;
  • La preparazione pratica dei collaboratori, che sono messi fin da subito faccia a faccia con la situazione reale.

Questi punti di forza sono un valore aggiunto ai corsi di formazione tradizionale, perché permettono al discente di uscire dalle forme di apprendimento propriamente dette, legate al docente e al materiale didattico, per attingere a fonti più idonee alle proprie esigenze. Il risultato è la creazione di un percorso su misura, che coincida completamente con i bisogni e le preferenze dell’utente, senza la necessità di definire nei dettagli il processo di acquisizione delle informazioni, ma dando spazio alla naturalezza dell’apprendimento.


La spontaneità nei corsi online

L’informal learning può essere un alleato non solo dell’apprendimento tradizionale, ma può arrivare a spalleggiare anche l’e-learning, inserendosi nei corsi online. Una delle qualità principali della rete Internet, infatti, è quella di facilitare la comunicazione tra persone anche molto distanti tra loro, che possono interagire spontaneamente, facendo uso dei mezzi di condivisione che il mondo virtuale mette a disposizione. Anche la navigazione su Internet costituisce una possibile fonte di informazione, che avviene in modo naturale. Questo aspetto del mondo virtuale ha messo in luce l’importanza della dimensione informale anche nel campo dell’apprendimento online.

Per inserire la spontaneità nei progetti di formazione online è possibile creare dei percorsi che abbiano alla base l’idea di un apprendimento autonomo, che lasci all’utente libertà riguardo le modalità e le tempistiche di apprendimento, ma che preveda dei momenti di valutazione. In questo modo, nonostante l’assenza di un percorso prestabilito, ci si può rendere conto dell’efficacia della formazione spontanea, testando le abilità acquisite di volta in volta.

Per permettere alla spontaneità di entrare nei corsi e-learning, è fondamentale creare un ambiente di apprendimento personale, che costituisce in uno spazio di formazione non prestabilito e creato dai docenti, ma messo a punto dallo studente stesso, per acquisire nuove conoscenze. L’ambiente di apprendimento personale può essere costruito con strumenti digitali, come blog, social media, podcast, applicazioni e sistemi di messaggistica online. In questo modo, sono gli studenti stessi a gestire il proprio apprendimento e a decidere in quale modo e quando portare avanti il proprio progetto educativo.


Come inserire l’apprendimento informale nell’e-learning

Per rendere più efficace un programma di formazione e-learning, è possibile affiancare l’apprendimento informale ai corsi online destinati agli studenti delle scuole e delle Università o ai lavoratori. Per farlo, le aziende possono concentrarsi sulla creazione di opportunità di condivisione tra colleghi, favorendo iniziative comuni o creando piattaforme condivise su cui scambiare opinioni e informazioni. Anche i corsi virtuali per studenti possono agire nella direzione dell’informal learning, incoraggiando gli studenti a seguire le proprie passioni, fornendo loro materiali didattici aggiuntivi in base ai loro interessi e permettendogli di scegliere il percorso più adatto in base alle loro esigenze.

Alcune strategie utili per applicare l’informal learning ai corsi online possono essere:

  1. Favorire spazi virtuali di condivisione e discussione, in cui poter parlare liberamente degli argomenti di interesse;
  2. Progettare percorsi personalizzati, che prevedano la libera scelta da parte dell’utente dei contenuti da affrontare e delle modalità di fruizione;
  3. Inserire momenti di verifica o autoverifica su argomenti vasti, così da lasciare allo studente la possibilità di assumere in autonomia le conoscenze;
  4. Dare spazio ai social media, che offrono possibilità di condivisione informale e forniscono una quantità infinita di informazioni in qualsiasi campo, ma in modo agevole;
  5. Dare maggiore rilevanza alle situazioni pratiche, così da permettere agli studenti di partire da un’esperienza concreta.

L’applicazione dell’apprendimento naturale alla formazione online è utile per migliorare e aumentare il coinvolgimento e l’interesse degli utenti fruitori, che saranno portati a portare a termine il percorso educativo in base alle loro esigenze e in modo naturale.


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