Flipped classroom in azienda: definizione e vantaggi

Nel passare dalla scuola alle aziende, il modello di classe rovesciata, flipped classroom, si è trasformato in apprendimento rovesciato, flipped learning. Ecco quali sono le sue caratteristiche.

Flipped classroom in azienda: definizione e vantaggi

Nel passare dalla scuola alle aziende, il modello di classe rovesciata, flipped classroom, si è trasformato in apprendimento rovesciato, flipped learning. Ecco quali sono le sue caratteristiche.

La didattica capovolta o flipped classroom è un approccio che permette di rovesciare l’ordine tradizionale in cui si suddivide una lezione. Nella formazione e istruzione tradizionali si va dal trasferimento delle conoscenze all’apprendimento, dalla teoria alla pratica. Con la flipped classroom prima avviene il lavoro autonomo e poi lo scambio con gli insegnanti. In un contesto aziendale, dove non contano tanto le nozioni, quando le competenze, l’apprendimento rovesciato risulta un modello che porta diversi benefici agli studenti e al formatore.

Cos’è la flipped classroom in azienda?

Nelle aziende, la flipped classroom è una strategia didattica con cui si applica la formazione blended o mista, vale a dire in parte in classe e in parte online. Con l’apprendimento rovesciato si inverte l’ordine tradizionale della formazione aziendale perché agli studenti viene chiesto di apprendere i contenuti formativi fuori dalla classe, in modalità eLearning, e svolgere i compiti e quindi applicare le conoscenze in classe, alla presenza del formatore e dei colleghi.

Quali sono i vantaggi del flipped learning aziendale?

Grazie a questa organizzazione capovolta, il flipped learning è in grado di portare diversi benefici alla formazione aziendale:

Aumenta il coinvolgimento e riduce lo stress dei dipendenti

Se prima della formazione in aula gli studenti hanno tutto il tempo per imparare i concetti di base, leggendo schede, guardando video o fruendo dei microcontenuti per la formazione blended, si presentano all’incontro con il formatore con un certo bagaglio di conoscenze. Questo riduce lo stress di dover apprendere dei contenuti o colmare un divario delle competenze da soli a casa.

Focalizza la formazione in aula sulle competenze

Gli incontri in classe non saranno incentrati sulle informazioni teoriche, perché gli studenti ne avranno già visualizzato i contenuti a casa, in modalità asincrona. La lezione in presenza verterà, invece, sulle domande degli studenti, per chiarire i loro dubbi, e soprattutto, sull’applicazione pratica di quando imparato con laboratori, simulazioni e giochi di ruolo.

Personalizza il processo di apprendimento

Se l’azienda usa un LMS, learning management system, per gestire la formazione aziendale, gli studenti iscritti a un corso avranno sempre la possibilità di rivedere il materiale del corso con i propri tempi e in base alle proprie necessità. Video, schede, simulazioni, podcast saranno a disposizione dello studente prima e dopo l’incontro in aula. In questo modo, lo studente può rivedere il materiale con un occhio diverso, dopo la pratica in aula, e sviluppare il pensiero critico. Le statistiche e i report del LMS permettono di monitorare lo stato di avanzamento degli studenti, assegnare moduli formativi extra per approfondire quanto non è stato compreso e ottenere informazioni preziose sulle preferenze e sui bisogni formativi, da usare per rafforzare la formazione.

Perché fare flipped learning in azienda?

L’apprendimento rovesciato in azienda ha la stessa funzione che occupa nella didattica: capovolgere il processo di apprendimento lasciando che la teoria venga appresa con i propri tempi a casa, con il proprio LMS, e la pratica si affronti in aula lasciando spazio a dubbi, domande, sperimentazioni, applicazioni. Insomma, il bello dell’apprendimento, avviene in presenza del formatore e in azienda.


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