E-learning: la formazione diventa sempre più social e mobile

La formazione online si conferma uno strumento sempre più inclusivo e sempre più utilizzato dalle aziende per provvedere alla formazione continua dei propri dipendenti.

E-learning: la formazione diventa sempre più social e mobile

La formazione online si conferma uno strumento sempre più inclusivo e sempre più utilizzato dalle aziende per provvedere alla formazione continua dei propri dipendenti.

La rivoluzione tecnologica in atto non poteva non interessare la didattica e l’e-learning.

Cambiando il contesto dell'insegnamento in aula, dalla classica nozionistica e in presenza ad interattiva e sociale, le nuove metodologie didattiche hanno visto la nascita e la trasformazione di nuove forme di apprendimento. 

Il progressivo uso dell’e-learning in azienda per consentire l’aggiornamento delle competenze dei propri dipendenti risulta ormai una prassi consolidata.

La seconda tendenza in assoluta ascesa nelle imprese riguarda la propensione a incoraggiare i processi di social collaboration nella formazione tra i dipendenti, o in generale i discenti.

Ma cos’è realmente la social collaboration?

Questa forma di apprendimento, che esula dai canali ufficiali dell’insegnamento, può avere origine in modo assolutamente casuale.

Da un caffè con i colleghi, condividendo un articolo interessante, consigliando un video o un blog. Gli ambiti si allargano. Non è solo il luogo a essere punto di riferimento ma anche il tempo della fruizione dei contenuti: è innegabile che ormai possiamo accedere ai contenuti formativi durante il tragitto casa-lavoro e viceversa; mentre si viaggia o in momenti a noi favorevoli.

Questa integrazione di momenti è straordinaria e non sorprende più il fatto che Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube siano onnipresenti nelle nostre vite.

Partendo da questo presupposto social, la collaboration diventa naturale. Condividere best practices, soluzioni personali e originali, punti di vista formativi: processi individuali che però sono fortemente influenzati dalla collaborazione. Il valore aggiunto è la digitalizzazione degli interventi.

Focalizzando il discorso sul nostro paese, l’Italia, possiamo certamente rilevare che c'è una lunga tradizione di formazione, scolastica e aziendale, in aula. Siamo abituati, e strettamente legati, al contatto diretto e spesso la formazione aziendale è interamente autogestita: le prime esperienze di e-learning hanno pertanto messo in luce l'inadeguatezza e il ritardo nello sviluppo dei prodotti di prima generazione e la naturale ritrosia italiana ad adottare nuovi sistemi di formazione e, in generale, ad aprirsi alle sperimentazioni. Ma, anche la ritrosia ha dovuto lasciare il passo al pensiero incontrovertibile che l'e-learning è già uno degli ambiti applicativi più interessanti nel settore della formazione, per le imprese, per i privati cittadini, per gli studenti e per i lavoratori dipendenti.

A riprova di quanto detto, la formazione online si conferma uno strumento alla portata di tutti, ed è un mezzo sempre più inclusivo e sempre più utilizzato dalle aziende per provvedere alla formazione continua dei propri dipendenti.

Con il progressivo sviluppo di Internet le aule virtuali hanno messo in piedi un sistema che mette al centro colui che fruisce della formazione. Chi apprende è portato ad interagire con i suoi pari, formando quindi un gruppo che si relaziona direttamente con il proprio docente o tutor.

Il vissuto di una classe virtuale è rimarchevole e positivo ma possiamo anche sottolineare delle criticità che, ancora oggi, possono sfavorire questo tipo di esperienza.

Il primo punto riguarda il livello di conoscenza delle tecnologie: una classe adulta non sempre ha lo stesso livello di expertise e questo può effettivamente creare delle difficoltà nella gestione dei vari strumenti.

Un fattore da annoverare nelle criticità è l'interazione a distanza. Per molti fruitori risulta fredda e impersonale ed è quindi molto elevato il rischio di demotivazione, perdita di interesse e abbandono della formazione. A riguardo potrebbe essere determinante la mancanza del docente in presenza, che fa venire meno il classico impianto di apprendimento da sempre conosciuto. 

Studiando delle contromisure, tali da superare le eventuali criticità emerse, potremmo annoverare certamente il confronto e la qualità delle interazioni che la classe ha espresso. Ad esempio analizzando i ragionamenti dei discenti, seguiti alla prima fase dell’apprendimento, e che mettono certamente in luce le dinamiche relazionali attive e passive.

Proprio la misurazione della partecipazione, distinta in attiva e passiva, è uno dei passi più diffusi per stabilire la buona riuscita di una formazione in e-learning.

La composizione della classe virtuale, che può essere omogenea, cioè formata da individui che presentano le medesime caratteristiche, o eterogenea, formata da individui che presentano caratteristiche diverse, non influenza minimamente il successo o l’insuccesso dell'esperienza.

Di fondamentale importanza, affinché l’esperienza sia di successo, è invece che i discenti riescano a riconoscersi nella classe di apprendimento, comprendendo che strumenti come la collaborazione e la condivisione sono elementi imprescindibili per la buona riuscita del proprio percorso formativo.

Dobbiamo fare un passo indietro, approfondendo un aspetto importante.

La didattica digitale può intervenire in tutte le fasi della formazione, indipendentemente dal fatto che avvenga a distanza o in presenza.

Possiamo notare che, a discrezione, può essere introdotta prima di una formazione in presenza per incoraggiare i partecipanti ad approfondire le proprie conoscenze attraverso l'e-learning e, di conseguenza, aumentare dinamicità e interattività.

Ma può essere introdotta anche in corso d’opera, per la valutazione delle conoscenze acquisite durante la formazione.

Questa è certamente un'opportunità per affinare la propria competenza digitale, se non ci si sente propriamente al passo dei cosiddetti nativi digitali, e il cui sviluppo e apprendimento permetterà di trarre vantaggio dalle opportunità che si presentano, più consapevoli e preparati alle sfide delle nuove tecnologie.

Vantaggi e svantaggi dell’e-learning

Parlando e analizzando i vantaggi e gli svantaggi della didattica virtuale, possiamo certamente riassumere in punti ciò che abbiamo esposto.

Possiamo assolutamente annoverare tra i vantaggi, la possibilità di adattamento alle specificità dei discenti. Quindi opportunità di differenziazione e personalizzazione.

Tra gli aspetti più importanti, notiamo l’aumento delle opportunità di inclusione dei gruppi svantaggiati. L’inclusione è, o quantomeno una società civile e moderna dovrebbe averla tra gli obiettivi, un punto fermo.

La formazione in e-learning è certamente una didattica efficace. Sono innegabili i risultati di migliore produttività, di riduzione dei costi e immediatezza dei risultati ottenuti.

La flessibilità. Gli individui possono accedere alla rete 24 ore su 24, 7 giorni su 7, contribuendo alla propria formazione in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo. Il post Covid ha fatto emergere una esigenza che ormai non si può più nascondere o barattare. Il tempo dedicato alla propria vita personale non può essere compromesso. Il bilanciamento della vita professionale, compresi i corsi di formazione e aggiornamento, con la vita personale, ormai, è la prima esigenza.

Un vantaggio risulta essere certamente lo sviluppo di un apprendimento attivo e indipendente.

Ancora, la possibilità di interagire tramite forum di discussione e chat, favorendo la collaborazione e la condivisione delle conoscenze acquisite.

La possibilità di poter accedere ai contenuti in qualsiasi momento della giornata e per un tempo indefinito stabilisce assolutamente un vantaggio in quanto i moduli possono essere visti e riascoltati infinite volte fin quando la comprensione sarà completa ed efficace.

La possibilità di fruizione dei contenuti ovunque si voglia ha fatto crescere nuovi spazi di apprendimento che risultano essere meno formali rispetto al contesto scolastico e aziendale classico a cui eravamo abituati. Questo può favorire certamente un apprendimento più rilassato, senza imposizioni.

La didattica digitale e la conoscenza delle relative tecnologie utilizzate nell’e-learning, ora, fanno parte di tutte le aree della vita quotidiana. In ogni tipo di lavoro, la competenza digitale è un'abilità dalla quale non si può prescindere ed è sempre più richiesta.

Ma, ovviamente, analizzando i vantaggi, dobbiamo anche mettere in evidenza alcune delle criticità che potrebbero ancora lasciare l’e-learning in svantaggio rispetto alla didattica tradizionale.

Le criticità sollevate dai tutor e dai docenti rispetto alla perdita del contatto tra le persone, sempre molto importante nelle dinamiche di studio e apprendimento.

A essere sotto la lente d’ingrandimento è anche il rischio di un progressivo isolamento degli individui ma anche l’aumento della dipendenza dai dispositivi tecnologici, con una conseguente incapacità di utilizzare in altro modo il tempo per lo studio e la riflessione sui concetti acquisiti.

Il progressivo aumento dei device ha rimarcato una preoccupazione importante e da tenere certamente in considerazione: la violazione della privacy. Una priorità a cui guardare attentamente e da preservare da attacchi. Questo rende assolutamente necessario generare consapevolezza nell’uso corretto della tecnologia nella vita quotidiana.

Tema sfiorato all’inizio della nostra trattazione, un aspetto da tenere sotto controllo è il possibile isolamento dei discenti durante una sessione di formazione. Anche la motivazione per raggiungere l’obiettivo deve essere sempre mantenuta costante, in quanto sarebbe molto alto il rischio di abbandono della classe.

Il vantaggio di poter fruire dei contenuti in qualsiasi momento della giornata e per un tempo indefinito porta proporzionalmente la necessità di monitorare attentamente il tempo trascorso davanti agli schermi dei device, tema già in auge dall’avvento dei social network.

La progressiva ascesa della didattica digitale potrebbe non andare di pari passo con la competenza digitale dei tutor e dei docenti. Quindi, chi controlla le competenze di questi soggetti?

Il lavoro in un’aula in presenza rappresenta quasi sempre la garanzia di autenticità delle verifiche dell’apprendimento. 

Il fattore economico è sempre una componente importante. Molte scuole e molte aziende potrebbero non avere i mezzi finanziari per acquistare attrezzature e software appropriati, come anche gli individui potrebbero non essere in grado di avere accesso alle risorse Internet a causa di circostanze personali e finanziarie.

In conclusione, la questione delle competenze digitali è certamente importante e non priva di contraddizioni. Il post covid ha cambiato certamente il consumo e la fruizione delle nozioni e, in un simile contesto, l'e-learning presenta molti vantaggi. L'istruzione e la formazione non possono e non devono rimanere escluse dalle continue trasformazioni che stanno avvenendo in tutti i settori della società. 


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