Credito d’imposta Formazione 4.0 incrementato per le PMI

Con il Decreto Legge “Aiuti” viene aumentato il credito d’imposta 2022 per le piccole e medie imprese che puntano sulla formazione 4.0.

Credito d’imposta Formazione 4.0 incrementato per le PMI

Con il Decreto Legge “Aiuti” viene aumentato il credito d’imposta 2022 per le piccole e medie imprese che puntano sulla formazione 4.0.

L’articolo 22 del D. L. 50/2022 (DL “Aiuti”) interviene sul credito d’imposta per la formazione 4.0 aumentando le aliquote previste per le piccole e medie imprese. In particolare, il credito d’imposta viene aumentato dal 50% al 70% per le piccole imprese e dal 40% al 50% per le medie imprese.Ma cos’è e come funziona il credito d’imposta Formazione 4.0? In questo articolo, risponderemo alle domande più comuni su questa importante agevolazione:

Cos’è il credito d’imposta Formazione 4.0

Introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, il credito d’imposta per la Formazione 4.0 è una delle misure previste dal Piano Transizione 4.0, che può contare anche sui fondi stanziati dal PNRR.

L’obiettivo del credito d’imposta è quello di sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0. A tal fine, la misura prevede un credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano percorsi formativi sulle nuove tecnologie 4.0.

Agevolazioni previste dal credito d’imposta Formazione 4.0

L'ammontare del credito d’imposta varia in base alla dimensione aziendale:

  • 50% delle spese per le piccole imprese (massimo annuale di 300.000€)
  • 40% delle spese per le medie imprese (massimo annuale di 250.000€)
  • 30% delle spese per le grandi imprese (massimo annuale di 250.000€)

Il credito è aumentato al 60% nel caso in cui la formazione coinvolga lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.

Per effetto del Decreto “Aiuti” (D. L. 50/2022), in presenza di determinate condizioni, il credito d'imposta è incrementato come segue:

  • dal 50% al 70% per le piccole imprese;
  • dal 40% al 50% per le medie imprese.

Tale incremento è previsto a condizione che:

  • le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico;
  • i risultati relativi all'acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo DM.

Con riferimento ai progetti di formazione avviati successivamente al 18 maggio 2022 (entrata in vigore del DL "Aiuti") che non soddisfino le suddette condizioni, le misure del credito d'imposta sono invece diminuite, rispettivamente, al 40% (per le piccole imprese) e al 35% (per le medie imprese).

Chi può usufruire del credito d’imposta Formazione 4.0

Possono beneficiare dell'agevolazione tutte le imprese a condizione che:

  • non siano destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'art. 9 co. 2 del D. Lgs. 231/2001;
  • risultino in regola con le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con gli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Spese ammissibili

I costi ammissibili al credito d’imposta includono:

  • le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, le spese di alloggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l'ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione;
  • i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione;
  • le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell'Allegato A della L. 205/2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili (art. 4 del DM 4.5.2018).

Tipologia di corsi ammissibili al credito d’imposta

Sono ammissibili al credito d'imposta le attività di formazione finalizzate all'acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell'impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal "Piano nazionale Impresa 4.0" (cfr. art. 3 del DM 4.5.2018).

Nello specifico:

  • big data e analisi dei dati
  • cloud e fog computing
  • cyber security 
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione
  • realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR)
  • robotica avanzata e collaborativa
  • interfaccia uomo macchina
  •  manifattura additiva (o stampa tridimensionale)
  • internet delle cose (IoT) e delle macchine
  • integrazione digitale dei processi aziendali

Le attività di formazione devono essere rivolte al personale dipendente, ossia al personale titolare di un rapporto di lavoro subordinato anche a tempo determinato. Sono esclusi altri collaboratori con contratti lavorativi diversi.

Credito imposta Formazione 4.0: sono ammessi i corsi eLearning?

È possibile fruire del beneficio anche nel caso in cui le attività formative siano organizzate e svolte (in tutto o in parte) in modalità eLearning, a condizione però che le imprese adottino strumenti di controllo idonei ad assicurare, con un sufficiente grado di certezza, l’effettiva e continua partecipazione del personale impegnato nelle attività formative (cfr. circ. Min. Sviluppo economico 3.12.2018 n. 412088).

In particolare, devono essere previsti:

  • specifici momenti di verifica, consistenti nella proposizione di quesiti a risposta multipla a intervalli di tempo irregolari non prevedibili dall’utente
  • almeno quattro momenti di verifica per ogni ora di corso, durante i quali verrà proposto un quesito, selezionato in maniera casuale da un set di domande non minore di tre. In caso di risposta errata da parte dell’utente, lo stesso dovrà rivedere la parte di corso cui il quesito faceva riferimento e rispondere a un ulteriore quesito, differente nel contenuto rispetto al precedente, che gli verrà proposto in un momento diverso e imprevedibile.

Soltanto una volta fornita la risposta corretta, la fruizione del corso potrà continuare.

Si richiede inoltre che il discente sia sottoposto a un momento di verifica finale in cui risponda in modo esatto ad almeno un quesito sui due che dovranno essere proposti per ognuna delle ore di lezione in cui il corso si articola.

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