Consigli per un ambiente di apprendimento ibrido

Con le disposizioni COVID-19, aziende e scuole hanno spesso parte dei corsisti in aula e parte online. Ecco come coinvolgere gli studenti nella formazione ibrida. 

Consigli per un ambiente di apprendimento ibrido

Con le disposizioni COVID-19, aziende e scuole hanno spesso parte dei corsisti in aula e parte online. Ecco come coinvolgere gli studenti nella formazione ibrida. 

L’ apprendimento ibrido è un approccio didattico che offre contemporaneamente lezioni in aula e a distanza unendo esperienze di apprendimento formale, informale ed esperienziale. Mentre nell’apprendimento misto le attività a distanza sono complementari a quelle in classe e avvengono in momenti diversi, nell’apprendimento ibrido o hybrid learning, gli studenti hanno la possibilità di scegliere se frequentare le lezioni in presenza con i colleghi e il formatore, oppure se seguire da remoto.

A volte, e in questo periodo pandemico sempre di più, non esiste la possibilità di scegliere e alcuni studenti per motivi personali, sanitari o per le politiche aziendali devono formarsi e imparare online. Venendo meno il carattere della scelta, diventa fondamentale mantenere alta la motivazione degli studenti, cercando di massimizzare il loro coinvolgimento. Ecco alcuni consigli per far partecipare tutti gli studenti alla formazione con i modelli di hybrid learning.

Come organizzare la didattica differenziata

Se il formatore sceglie di usare il modello di didattica differenziata, significa che tutti gli studenti di un corso di formazione seguono la stessa lezione, chi in aula e chi da remoto, e interagiscono tra di loro. In questo modello è fondamentale usare degli ottimi strumenti di videoconferenza e microfoni che permettono al formatore di coinvolgere chi è collegato online e chi sta a casa.

Inoltre, prima della lezione, è importante ricordare le regole per prendere la parola, tenendo conto che gli studenti da remoto possono avere maggiori difficoltà a farsi sentire.

Suddividere gli studenti in piccoli gruppi misti di studenti online e in presenza potrebbe facilitare le interazioni e il lavoro di squadra. In questo caso, è importante che ogni gruppo in classe abbia un dispositivo per accedere alla videoconferenza. Alcuni esercizi di team building possono servire a introdurre elementi di gamification nella lezione: gli studenti da remoto possono guidare gli studenti in classe, dando indicazioni su come disegnare un oggetto e sfidare gli altri gruppi misti.

Il ruolo della flipped classroom nel modello multi-traccia

Nel modello multi-traccia si seguono due o più binari nel percorso di formazione. I gruppi in classe e da remoto partecipano alla stessa lezione, ma non si incontrano. Il motivo per scegliere questa tipologia di apprendimento misto può essere il diverso livello degli studenti.

Per il formatore è fondamentale prevedere questa pluralità nel corso e progettare attività che gli studenti possono fare in aula, anche in piccoli gruppi, e attività destinate espressamente agli studenti online, suddividendoli in base alle conoscenze di partenza. Le attività possono essere sincrone o asincrone, a seconda della scelta dello studente in base al proprio stile di apprendimento.

Per permettere a tutti di partecipare attivamente, si possono applicare i principi della flipped-classroom o classe rovesciata. Tutti gli studenti hanno accesso al materiale formativo prima dell’inizio della lezione. Può trattarsi di un video con istruzioni specifiche e informazioni che preparano al dibattito. Il confronto tra pari e quindi l’apprendimento informale avverrà in aula oppure online.

Learning by doing: un modello a progetto in classe e virtuale

Imparare a fare è una delle basi dell’ apprendimento esperienziale. Per fare in modo che tutti possano fare pratica anche da remoto è bene tenere in considerazione la situazione specifica di ogni studente. Nel progettare una simulazione per esempio, è importante testarne il funzionamento su smartphone, perché non tutti gli studenti hanno la possibilità di accedere da PC. Inoltre, è buona prassi usare degli strumenti collaborativi dove gli studenti, che siano in presenza o a distanza, possono lavorare allo stesso progetto sviluppando doti di comunicazione e pensiero critico.


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