4 strumenti per migliorare l’engagement dei tuoi corsi

Prima di progettare corsi in modalità eLearning per i nostri clienti o per la nostra azienda dobbiamo necessariamente fare i conti con le aspettative di riuscita del corso.

4 strumenti per migliorare l’engagement dei tuoi corsi

Prima di progettare corsi in modalità eLearning per i nostri clienti o per la nostra azienda dobbiamo necessariamente fare i conti con le aspettative di riuscita del corso.

Ecco 4 strumenti di cui non potrai fare a meno per migliorare l’engagement della tua audience.

Analizzare laudience e proporre contenuti idonei

Quando mi capita di partecipare ad eventi di matching con grandi aziende, una delle domande che mi viene spesso posta è: “abbiamo molti corsi sulla nostra piattaforma LMS ma facciamo fatica a farli seguire dalle persone”.

Questo è uno dei punti più interessanti nella progettazione di corsi in modalità eLearning: molto spesso ci dimentichiamo che, dall’altra parte dello schermo, ci sono persone come noi che vivono emozioni di ogni tipo come noia, tristezza, entusiasmo, allegria o insoddisfazione.

Inoltre, non tutte le persone hanno lo stesso background socio-culturale o, analogamente, possono non essere interessate a un determinato argomento.

Come fare, dunque, a proporre contenuti che ingaggino le persone e permettano di convertire le esperienze di eLearning in risultati utili all’azienda?

La prima, utile, attività è sicuramente quella di analizzare le metriche a disposizione. Se disponiamo di un LMS possiamo sicuramente renderci conto del tasso di completamento di un corso o di un gruppo di corsi appartenenti alla stessa area formativa (ad esempio le competenze per la gestione della sicurezza informatica in azienda o per il primo soccorso in mare).

Questi dati sono davvero utili per la verifica dei gruppi di learner che hanno avuto modo di seguire il corso ma, soprattutto, per coloro che, pur iscritti alla piattaforma, non hanno ancora avuto modo o volontà di farlo.

Esistono perciò, in questa sede, due criticità: la prima è relativa alla necessità di completamento di un corso; l’altra è invece relativa alla capacità di coinvolgere e, soprattutto, convincere le persone a seguire un determinato corso in modalità eLearning.

Per quanto riguarda la prima criticità, ovvero la necessità di completare un corso, i dati possono dirci su quale unità formativa abbiamo un maggior tasso di abbandono: si tratta di contenuti troppo “pesanti”? Oppure le persone non hanno abbastanza stimoli a completare il corso perché si tratta di competenze che hanno già a disposizione?

Oltre ai dati messi a disposizione dalla piattaforma, puoi immaginare di intervistare, con un breve sondaggio, le persone che hanno partecipato ai tuoi corsi in modalità eLearning e verificarne i feedback, chiedendo quali sono le criticità che hanno riscontrato e se hanno suggerimenti per il miglioramento.

La seconda criticità, ovvero la necessità di portare le persone a iniziare il corso, ci stimola a creare una vera e propria campagna di marketing interno. Innanzitutto, va creata nelle persone il senso di necessità, ovvero di awareness, rispetto ai temi trattati nel corso. Un video trailer del corso può invogliare le persone a conoscere i rischi del non corretto utilizzo degli strumenti web in ufficio: mostrando una serie di immagini di possibili attacchi informatici o, semplicemente, ciò che potrebbe accadere in caso di errore, abbiamo la possibilità di anticipare i temi del corso e di creare curiosità.

Non sottovalutare quindi il potere dei social e dei gruppi interni della tua azienda o di quella dei tuoi clienti: questi gruppi sono abitati da persone che possono non avvertire la necessità di formarsi semplicemente sfogliando il catalogo di un LMS. Le persone vogliono essere coinvolte e sentirsi parte dell’azienda e contribuire al miglioramento.

La piattaforma DynDevice LMS di Mega Italia Media ti consente di avere un valido strumento in più per le tue misurazioni: stiamo parlando del Performance Management Toolche permette di gestire il processo di valutazione delle risorse umane interne allorganizzazione, secondo una logica che è orientata allo sviluppo.

Costruire contenuti coinvolgenti

Che tu sia un instructional designer freelance o lavori in un’azienda che produce corsi in modalità eLearning, dovrai aggiornarti continuamente per garantire contenuti che seguano i migliori trend e che si adattino alle richieste del mercato.

Creare contenuti coinvolgenti per la tua audience significa utilizzare almeno tre importanti “ingredienti” che dovrai imparare a governare e, soprattutto, aggiornare nel tempo:

  • Storytelling
  • Grafica accattivante
  • Interattività

  1. Storytelling

Sulle pagine di questo blog abbiamo spesso parlato di Storytelling, ma la vera sfida è quella di creare contenuti che siano coinvolgenti e ingaggino i nostri learner. Per raggiungere questo obiettivo, una volta raccolti tutti i materiali dal nostro cliente, dobbiamo necessariamente trasformarli in un prodotto che riesca a colpire, pragmaticamente, l’attenzione delle persone.

La realizzazione di un buon storytelling è un lavoro di scrittura e di riscrittura e, soprattutto, di analisi e feedback della cultura aziendale, oltre che della necessità di rendere le storie inclusive e rispettose di tutte le persone.

Realizzare una storia è un’operazione sicuramente più complessa di presentare una serie di slide animate: abbiamo bisogno di scrivere la linea della storia, gestire eventualmente una serie di episodi, scrivere le battute di attori o di personaggi animati, gestire tutte le possibili ramificazioni del racconto e, cosa non da poco, adattare tutti i contenuti forniti dal cliente o dal committente in un nuovo formato.

Lo storytelling, però, è un ingrediente per la realizzazione di corsi in modalità eLearning che ti darà grandi soddisfazioni in termini di engagement: creare un personaggio in cui le persone si riescono a identificare ti permetterà di creare una serie di avventure che troveranno spazio nel cuore e nell’attenzione dei tuoi learner.

  1. Grafica accattivante

Ciò che non dovrai mai dimenticare di gestire all’interno delle tue produzioni eLearning è la capacità di creare contenuti belli da vedere. L’errore che, spesso, viene fatto da chi realizza corsi in modalità eLearning è limitarsi al “basta che funzioni”. Spoiler: un corso funziona anche, e soprattutto, se è piacevole da guardare.

Per questo motivo, uno dei principali effort che richiedo ai miei collaboratori è di studiare le linee grafiche dei clienti e di proporre soluzioni in compliance ai trend grafici: cosa funziona negli USA? Cosa in Europa? Quali sono le ultime novità in fatto di design delle interfacce grafiche? Quali sono le ultime novità in fatto di design delle motion graphics? Evita di proporre librerie grafiche aggiornate al 2012, siamo ormai nel 2022. E, se proprio non puoi farne a meno, prova a renderle più moderne con nuovi elementi grafici e un design minimale.

  1. interattività

La piattaforma di creazione di contenuti DynDevice consente di creare contenuti per i tuoi corsi sfruttando una serie di tool per le interazioni.

Quando crei corsi in modalità eLearning cerca di pensare al corso come uno strumento interattivo più che a una somministrazione passiva di contenuti: il risultato che otterrai sarà molto più ingaggiante!

Le persone potrebbero avvertire la tua proposta di seguire un corso come un mero obbligo formativo, niente di più sbagliato! Un corso senza interazioni potrebbe ottenere come risultato la riproduzione passiva dei contenuti senza un vero coinvolgimento delle persone: stiamo creando contenuti perché ci è stato richiesto o perché dobbiamo effettivamente creare valore intorno a quelle informazioni?

La prossima volta che progetti e sviluppi corsi in modalità eLearning chiediti come puoi mantenere sempre attiva l’attenzione dei tuoi learner.

Re-ingegnerizzare i contenuti

Gary Vaynerchuck è uno dei più interessanti imprenditori nella scena internazionale. La sua fortuna è stata la capacità di comprendere la sua audience e di offrire i contenuti giusti al momento giusto.

Uno dei suoi “trucchi” che mi affascina da sempre, e che voglio condividere con te, è la capacità di produrre un contenuto, di de-strutturarlo e di ricostruirlo per un nuovo utilizzo e un canale alternativo.

In poche parole: una lunga intervista o un lungo convegno per un evento tech può diventare, grazie al giusto editing, un podcast di 20 minuti su temi tech o una serie di 5 video di pochi secondi in formato verticale che utilizziamo sui social per mettere a fuoco una particolare citazione o contenuto interessante per la nostra audience.

Realizzare corsi in modalità eLearning è esattamente questo: prendere un contenuto e trasformarlo più volte, fare delle prove, A/B test sulla nostra audience, ricostruirne le grafiche, utilizzare parti del corso per aumentare l’awareness sui social media, creare storytelling su un contenuto che potrebbe risultare lungo e noioso.

Prova a prendere una lunga lezione frontale di un professore che presenta una serie di slide statiche e trasformale in materiale dinamico e graficamente accattivante. Ti renderai conto del valore che il contenuto può ottenere semplicemente trasformandolo.

Utilizzare tecnologie innovative

Uno degli strumenti che abbiamo a disposizione è, in poche parole, l’innovazione. Sono tantissime le startup che propongono nuovissimi strumenti che permettono, soprattutto grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, di realizzare cose che qualche anno fa potevamo soltanto osservare nei film di fantascienza.

Prova a partecipare a fiere di settore, studia il mercato e non accontentarti degli strumenti che utilizzi tutti i giorni: il web è pieno di nuove soluzioni che ti permetteranno di creare video interattivi, soluzioni in cloud che ti consentono di produrre contenuti automatizzati, librerie di immagini prodotte da intelligenza artificiale e assistenti virtuali di ogni tipo.

Siamo nell’epoca della rivoluzione industriale 4.0, non limitarti a proporre soluzioni lineari ai tuoi learner, la tua fantasia può aprire strade inaspettate per le persone che coinvolgerai con i tuoi corsi in modalità eLearning.

Quale sarà il tuo prossimo strumento per migliorare l’engagement dei tuoi learner?


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